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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

Davide Cadoni. L’anno dei Mondiali juniores 1992

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  Con il passaggio alle Fiamme Oro, d a Davide Cadoni si attende la conferma del talento espresso nella straordinaria stagione 1991. La preparazione, pianificata da Nardino Degortes, mira ai Mondiali Juniores, in programma a Seul nel mese di settembre. Prima dell’importante appuntamento internazionale, l’atleta di Samassi partecipa alle più importanti manifestazioni nazionali, senza l’assillo della prestazione cronometrica, piuttosto con l’obiettivo di accumulare esperienza e migliorare la condotta di gara, tanto importante nella gara degli 800 metri. Le prestazioni sono interessanti; gli assicurano il quinto tempo di accredito in vista degli Italiani assoluti di fine giugno. A Bologna è autore di una gara esemplare; senza alcun timore reverenziale nei confronti di specialisti più anziani, con autorevolezza e tra la sorpresa generale, Cadoni conquista il bronzo, cedendo solo a Benvenuti e D’Urso. Di diritto gli viene assegnata la maglia azzurra alla Coppa Europa under 23:...

Il sogno olimpico di Valentina … ma quanta fatica! (1992)

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  Alla vigilia dei Giochi di Seul (1988) per Valentina Uccheddu il sogno olimpico era svanito per una decisione alquanto opinabile del Coni e Federazione. Quattro anni dopo, la seconda occasione. Valentina, nel frattempo, è cresciuta in tutto e per tutto; da un anno possiede il primato italiano nel salto in lungo con la misura di 6.77, ottenuta sulla stessa pedana, che ospiterà le finaliste olimpiche, ma c’è un ostacolo da superare. Il Coni e la Federazione chiedono agli atleti prove di efficienza in prossimità della trasferta in Catalogna. Con una preparazione invernale disturbata da un infortunio muscolare, l’allieva di Francesco Garau inizia la stagione agonistica all’aperto solo a fine giugno e non tanto bene! A Trento, pedana che nel passato le aveva regalato un record italiano, salta solo 6.29 con grossi problemi nella rincorsa. Qualche giorno dopo vince il secondo titolo italiano a Bologna, battendo l’amica-rivale Antonella Capriotti solo all’ultimo salto. ...

Raimondo Silanos e i 400 metri ostacoli

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  Nel luglio del 1986 Raimondo Silanos conquista il terzo posto ai Campionati Italiani Assoluti. Il suo nome non è nuovo; tesserato con la Studium, fin dalle gare giovanili si distingue sul giro di pista con e senza barriera. Con il passaggio alla categoria juniores, Silanos contende la supremazia in ambito regionale a Marco Pessini, primatista sardo. Negli anni successivi, con l’abbandono dall’attività dell’oristanese, assiste all’ascesa travolgente di Angelo Locci, atleta sulcitano che si colloca al vertice delle graduatorie nazionali. Sembra che non ci sia spazio; eppure Silanos, piano piano, continua a migliorare sul piano cronometrico; nel 1985 conquista la finale agli Assoluti; quando Locci trasloca al Gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre, si prende tutta la ribalta in campo regionale. Il 1986 rappresenta l’anno della consacrazione; con la nuova maglia del Cus Sassari, la stagione di Silanos è tutta da ricordare. Dopo l’argento agli Universitari, nel giro di un paio d...

Silvia Pili. “ … quell’atletica che avrei voluto fare!...”

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Non dura molto la carriera atletica di Silvia Pili, gioiellino del mezzofondo sardo, cresciuta a Serramanna, sotto la guida tecnica di Nardino Degortes, ma è comunque piena di successi importanti e vissuta in prospettiva di un futuro nell’atletica professionistica. Nell’ottobre del 1987 l’atleta di Serramanna conquista a Modena la medaglia d’oro nei 1500 metri ai Campionati Italiani allieve; vince con disinvoltura, staccando le avversarie nella retta finale. Un anno dopo, da junior, si prende l’argento sempre sulla stessa distanza. Nell’approccio all’attività di livello nazionale è accompagnata da un’altra atleta isolana: Francesca Pisano ( avrò modo di parlarne prossimamente ). La loro rivalità in Sardegna si trasferisce anche nelle piste continentali con risultati che fanno onore all’atletica sarda Al secondo anno da junior (1989), Silvia Pili infila una serie notevole di risultati talmente buoni da portarla all’attenzione dei tecnici federali e di altri sodalizi interessati ...

800 metri da Mario Secchi a Gianni Saba (1971-1989)

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  Il 7 ottobre del 1971 il sassarese Mario Secchi stabilisce ad Ancona il primato sardo degli 800 metri con il tempo di 1’51”3. Il 6 luglio del 1989 a Sassari Gianni Saba strappa a Secchi il record con 1’50”7. Solo qualche giorno prima l’ozierese, allenato da Nino Baralla, aveva bissato il titolo di campione sardo degli 800 metri. Per ben 18 anni il limite resiste all’assalto dei tanti mezzofondisti sardi. Salvatore Dettori (1’54’’1/1972), Giuliano Medici (1’55’’3/1975), Renzo Palmeri (1’55’’3/1975), Piero Ligas (1’54’’2/1976), Pierluigi Massidda (1’55’’1/1978), Giorgio Fenu (1’53”5/1979), Gianni Anedda (1’55”5/1980), Franco Manconi (1’54”6/1981), Riccardo Fiorino (1’54”02/ 1984), Davide Murgia (1’54”0/ 1985), Riccardo Monti (1’53”0 1988, in seguito migliorato) si alternano in vetta alle graduatorie regionali ma il crono di Secchi non viene avvicinato (altri specialisti all’epoca corrono più o meno sugli stessi tempi dei capolista regionali)  L’atleta di Dolianova Giusep...