Raimondo Silanos e i 400 metri ostacoli

 


Nel luglio del 1986 Raimondo Silanos conquista il terzo posto ai Campionati Italiani Assoluti.

Il suo nome non è nuovo; tesserato con la Studium, fin dalle gare giovanili si distingue sul giro di pista con e senza barriera.

Con il passaggio alla categoria juniores, Silanos contende la supremazia in ambito regionale a Marco Pessini, primatista sardo. Negli anni successivi, con l’abbandono dall’attività dell’oristanese, assiste all’ascesa travolgente di Angelo Locci, atleta sulcitano che si colloca al vertice delle graduatorie nazionali.

Sembra che non ci sia spazio; eppure Silanos, piano piano, continua a migliorare sul piano cronometrico; nel 1985 conquista la finale agli Assoluti; quando Locci trasloca al Gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre, si prende tutta la ribalta in campo regionale.

Il 1986 rappresenta l’anno della consacrazione; con la nuova maglia del Cus Sassari, la stagione di Silanos è tutta da ricordare. Dopo l’argento agli Universitari, nel giro di un paio di settimane, il sassarese si aggiudica il titolo di campione sardo, conquista la medaglia di bronzo ai Campionati Italiani assoluti; al meeting di Grosseto stabilisce con 51”74 il suo personale sui 400 metri ostacoli, terza migliore prestazione sarda di tutti i tempi. In Lussemburgo si fa onore con la maglia della rappresentativa sarda.


Arriva la proposta di entrare nel Gruppo Sportivo dei Carabinieri: opportunità che non si lascia sfuggire. Con la maglia del sodalizio militare affronta cinque anni di attività ad alti livelli.

Nel 1987 con il quarto posto e nel 1988 con il quinto sfiora il podio ai Campionati Italiani assoluti. 

 


Il suo standard cronometrico si attesta sempre sotto i 52 secondi fino al termine della carriera.

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