Mille e più immagini assemblate in tavole illustrate in maniera originale.
Le foto raccolte, originariamente in gran parte in bianco e nero, sono state successivamente
colorizzate, secondo una visione personale ed unica
In questa sezione sono presenti pubblicazioni che occupano un posto di rilievo nella mia libreria. Per il momento non sono in vendita ... Un giorno chissà!
Sul finire degli Anni Venti del secolo scorso, un atleta cagliaritano si distingue sui campi di Atletica. Angelo Carta è un eccellente specialista del salto triplo e del lancio del giavellotto. Conquista il primato sardo del triplo nel 1927, primo atleta isolano a superare i 13 metri; il suo primato di 13.02 viene migliorato l’anno dopo con 13.40 e fissato definitivamente nel 1929 con 13.73 ai Campionati Italiani disputati a Bologna. Per altri 22 anni resiste a tutti i tentativi fino alla comparsa sulle pedane di Antonio Trogu, che nel 1951 lo supera con una prestazione di 13.81. Il percorso atletico di Angelo Carta inizia prestissimo all’età di 15 anni (a quell’epoca non esistono categorie, si gareggia senza alcuna distinzione di età). Nel 1923 compare per la prima volta nelle graduatorie nazionale dei 110 metri ostacoli con il tempo 17”3/5 (allora il cronometraggio veniva rilevato ogni due decimi) Angelo Carta si mette in evidenza anni dopo nella preolimpica per le O...
Ad appena quindici anni Lorena Campus segna un crono di 4’31” 8 nei 1500 metri, conquista un bronzo alle Gymnasiadi (campionato mondiale studentesco), l’anno dopo vince a mani basse il titolo italiano allieve. A questo punto cosa pensi? È nata una stella nel mezzofondo italiano! La talentuosa ragazza di Quartucciu sale in vetta alle graduatorie nazionali in tutte le distanze del mezzofondo, mostrando una vitalità che le assicura un futuro radioso nell’atletica. Così non è! Un altro anno all’Ucla col tecnico di sempre Aldo Medea, successivamente una stagione col Cus Cagliari; i progressi cronometrici sono sempre interessanti, ma a soli 19 anni la carriera atletica di Lorena Campus è già al termine.
Nel maggio del 1994 il Cus Cagliari donne conquista per la prima volta la finale A; il punteggio conseguito nelle fasi regionali collocano la formazione cara ad Adriano Rossi al nono posto nella classifica delle società italiane. A Formia,due settimane dopo, la squadra di Bargone si accontenta del dodicesimo posto con Annarita Balzani, Sabrina Moro, Roberta Ferru, Elisabetta Di Maio, Elisabetta Manca, Wilma Rigamonti, Lara Brugnetti, Elena Mecariello, Manuela Caddeo, Francesca Pisano, Federica Burattini, Maria Rosaria Morabito e Sara Satta. Negli anni a seguire, il sodalizio cagliaritano arriva al vertice nazionale tante altre volte. Se è vero che gran parte del merito del successo sia da attribuire all’integrazione decisiva di atlete continentali, arrivate in Sardegna per rinforzare ancor di più la compagine cussina, è altrettanto significativo l’apporto fornito dalle atlete fatte in casa. Come le altre compagne di squadra nelle rispettive specialità, Sara ...
È il titolo di un articolo apparso sulla rivista Atletica Leggera a consuntivo della stagione 1969 riferendosi alla duplice vittoria nello sprint agli Universitari da parte di Gianni Lai davanti al più quotato Sguazzero. L’affermazione richiama l’interesse degli organi federali, convinti di trovarsi di fronte un atleta affidabile in vista della composizione della staffetta 4 x 100 per la Coppa Europa. Giocano a favore del ragazzo sardo le precedenti esperienze vissute con le rappresentative nazionali, universitarie o societarie, competizioni in cui mostra una più che positiva adattabilità alle diverse frazioni. Sin dagli esordi Gianni Lai veste la maglia dell’Esperia Cagliari. Le sue prime esibizioni sono buone, ma non esaltanti: in Sardegna nelle distanze brevi si corre veloci ed atleti anche più giovani (in particolare Avanzato, Masia, Faggioli) lo precedono sul traguardo sia dei 100 sia dei 200 metri, finchè non parte per Roma ammesso come allievo al...
La carriera di Tore Masia si sviluppa dal 1966 al 1973. A conti fatti le sue stagioni migliori sono quelle del 1966, del 1967 e del 1968, quando l’impegno in campo atletico è massimo ed esclusivo. Negli anni successivi prevale il desiderio di sfondare nel calcio e la frequentazione nelle gare atletiche si riduce. L’altalena fra le due discipline non produce i progressi, che tutti si attendevano. Nel 1972 riprende a curare la preparazione specifica dello sprint; si riporta sui livelli raggiunti nelle gare giovanili e riesce a collezionare importanti successi. Sembra giunto il momento ideale per un rientro nell’èlite nazionale, invece … del Tore Masia, sprinter di razza, non si sente più parlare! In dettaglio il suo percorso atletico. Nel 1966 entra in scena Tore Masia, nativo di Ittiri, studente a Sassari, avviato all’atletica da Domenico Fracassi, che lo convince ad abbandonare il calcio, sport fino ad allora praticato nella squadra del paese. Al Trofeo Urigo...
Elisabetta Manca supera il muro dei 6 metri l’11 giugno del 1988. In passato le prestazioni della ragazza cagliaritana sempre vicine a questa barriera, in Sardegna erano sottostimate per la presenza di Valentina Uccheddu e Serenella Lisci, lunghiste sarde abituali frequentatrici da anni delle parti alte delle graduatorie nazionali; il nuovo limite assume un significato diverso. Elisabetta Manca è ancora junior, la misura di 6.06 e le finali ai Campionati Italiani di categoria la proiettano in una nuova dimensione. Nel 1990 l’introduzione nel programma tecnico femminile del salto triplo è un’ulteriore opportunità che la Manca non si lascia sfuggire; senza tralasciare il salto in lungo, la predisposizione alla nuova specialità le offre una maggiore e meritata visibilità nelle pedane dei salti in estensione. Così la stagione del 1990 si sviluppa con numerose soddisfazioni; alternandosi fra le due pedane l’allieva cussina, allenata da Pompilio Bargone, coglie risultati d...
Nicola Trentin gareggia ormai da sempre con la maglia della Jolao Iglesias ed è bello da vedere quando nella pedana del salto in lungo prende la rincorsa e spicca il volo. Il 29 aprile del 1993, a Selargius nella finale provinciale dei Campionati Studenteschi, i suoi voli non finiscono mai. Uno dei suoi salti viene misurato a 7.93 … mai nessun junior in Italia ha saltato così lontano! Purtroppo i limiti juniores statisticamente non sono ancora codificati con o senza anemometro e noi tutti sappiamo che il campo selargino ha la caratteristica di amare il vento forte. Poco importa, al ragazzo iglesiente si aprono nuovi orizzonti ed un luminoso avvenire. La stagione 1993 per Nicola Trentin inizia bene con le gare indoor; a Verona conquista il titolo italiano junior in sala con la misura di 7.32 e subito dopo la maglia azzurra in un incontro a Pesaro contro i pari-età sovietici. Misure altalenanti lo accompagnano per tutta la stagione all’aperto fi...
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