Verso Helsinki 1949-1952
Racconto .....
l’atletica mondiale prima delle Olimpiadi di Helsinki
disputate nel 1952, le imprese e i campioni, che, con i loro primati, le loro
prestazioni hanno fatto la storia. La racconto con immagini raccolte nel web,
da me rielaborate secondo una visione personale e colorizzate in una versione,
che solo in rari casi non ha rispettato quella originaria.
Le tavole illustrate sono in
gran parte accompagnate da un repertorio didascalico, che è
il sunto di
dati e notizie raccolte qua e là su internet o su riviste specializzate.
L’atletica è fortemente concentrata in Europa, America e Oceania ed è ancora ben lontana dall’universalità; non si vedono se non raramente, e quando si presentano non sono competitivi, atleti dell’Africa e dell’Asia.
Gli atleti sono ufficialmente dilettanti; devono stare attenti, pena la squalifica, a non sovraccaricare i rimborsi spese o ad accettare soldi.
L’attività di cross e al chiuso è prevalentemente locale; quest’ultima, come vedremo più avanti, ha il suo epicentro nella stagione invernale statunitense con tre avvenimenti a respiro internazionale che ospitano anche alcuni dei migliori atleti europei.
In questo tuffo nel passato non ci deve stupire, come si può facilmente constatare dalle immagini, del pubblico che accompagna le imprese degli atleti. Folle oceaniche assistono anche per semplici campionati nazionali
Dopo le Olimpiadi di Londra.
Agosto 1948.
Mentre a Londra si svolgono i Giochi Olimpici, in alternativa la Federazione sovietica di atletica leggera organizza a Mosca una manifestazione, cui partecipano gli atleti delle repubbliche, esclusi dalla partecipazione londinese.
Il 4 agosto, Tatyana Sevryukova, per tanti anni al vertice della specialità del getto del peso lancia l’attrezzo a 14.59, scaglia l’attrezzo ventuno centimetri in più del primato mondiale di Gisela Mauermayer. Il record verrà riconosciuto dalla federazione mondiale a fine anno. La misura, anche se inferiore a suoi precedenti lanci, convalidati solo in occasione di campionati nazionali, è superiore a quella ottenuta dalla vincitrice olimpica, la francese Micheline Ostermeyer
Quattro giorni dopo sempre a Mosca, la discobola Nina Dumbadze, campionessa europea ad Oslo due anni prima, la cui carriera ricca di grandi prestazioni, purtroppo oscurate dal conflitto mondiale, ottiene finalmente il riconoscimento ufficiale della Iaaf dei suoi lanci. La misura di 53,25 ottenuta a Mosca migliora il record del mondo di quasi 5 metri.
Il 12 settembre Hermine "Herma" Bauma ex giocatrice di pallamano austriaca, un mese dopo l’alloro olimpico, nel suo stadio di Vienna pieno all’inverosimile, conferma il suo momento d’oro col nuovo primato mondiale di 48.63 del lancio del giavellotto, migliorandolo di 42 centimetri.
È ancora il settore dei lanci a vivacizzare la stagione mondiale post olimpica. Il 10 ottobre all’Arena di Milano arriva anche un primato mondiale da parte di Adolfo Consolini, l’atleta italiano più accreditato.
Nella pedana del lancio del disco, il solito duello con Peppe Tosi, in tribuna il numeroso pubblico affamato di sport, accorso a vedere l’oro el’argento di Londra. I primi tre lanci, discreti ma non eccezionali, hanno solo il pregio di lasciare un esito incerto sulla contesa. Il quarto e il quinto lancio sono veri capolavori e allungano il divario fra i due discoboli. Serpeggia nello stadio la sensazione del grande risultato in attesa della misurazione, che arriva poco dopo tra il tripudio del pubblico e l’esultanza degli atleti in campo, alcuni dei quali si caricano in spalla Consolini per portarlo in trionfo. Consolini porta il record alla misura di 55.33.I primati mondiali al termine della stagione 1948
Uomini
100 metri 10"2 Owens Jesse Chicago 20 giu 1936
10"2 Davis Harold Compton 6 giu 1941
10"2 Le Beach Lloyd (Pan) Fresno 15 mag 1948
10"2 Ewell Norwood (Usa) Evanston 9 lug 1948
200 metri non riconosciuto
400 metri 45''9 Mc Kenley Herb (Jam) Milwaukee 2 lug 1948
800 metri 1'46"6 Harbig Rudolf (Ger) Milano 15 lug 1939
1500 metri 3'43"0 Hagg Gunder (Sve) Goteborg 7 lug 1944
3'43"0 Strand Lennard (Sve) Malmoe 15 lug 1947
5000 metri 13'58"2 Hagg Gunder (Sve) Goteborg 20 sett 1942
10000 metri 29'35"4 Heino Viljo (Fin) Helsinki 25 ago 1944
110 m hs 13"7 WolcottFred (Usa) Filadelfia 29 giu 1941
400 m hs 50"6 Hardin Glenn (Usa) Stoccolma 26 lug 1934
lungo 8,13 Owens Jesse (Usa) Ann Arbor 25 mag 1935
triplo 16,00 Tajima Naoto (Jap) Berlino 6 ago 1936
asta 4,77 Warmerdam Cornelius (Usa) Modesto 23 mag 1942
alto 2,11 Steers Lester (Usa) Los Angeles 17 giu 1941
peso 17,68 Fonville Charles Lawrence 17 apr 1948
disco 55,33 Consolini Adolfo (Ita) Milano 10 ott 1948
martello 59,02 Nemeth Imre (Hun) Tata 14 lug 1948
giavellotto 78,70 Nikkanen Yrio (Fin) Kotka 16 ott 1938
decathlon 7900 Morris Glenn (Usa) Berlino 8 ago 1946
staff 4 x 100 m 39"8 Usa (Owens-Metcalf-Draper-Wykoff) Berlino 9 ago 1936
staff 4 x 400 m 3'08"2 Usa (Fuqua-Ablowich-Warner-Carr) Los Angeles 7 ago 1932
specialità non olimpiche
1000 metri 2'21"4 Hansenne Marcel (Fra) Goteborg 27ago 1948
miglio 4'01"4 Hagg Gunder (Sve) Stoccolma 4 sett 1945
2000 metri 5'07"0 Reiff Gaston (Bel) Bruxelles 29 sett 1948
3000 metri 8'01"2 Hagg Gunder (Sve) Stoccolma 28 ago 1942
Donne
100 metri 11"5 Blankers-Koen Fanny (Hol) Amsterdam 13 giu 1948
200 metri 23"6 Walasiewicz Stanislawa (Pol) Varsavia 15 ago 1935
800 metri 2'13"8 Larsson Anna (Sve) Stoccolma 30 ago 1945
80 m hs 11"0 Blankers-Koen Fanny (Hol) Amsterdam 20 giu 1948
alto 1,71 Blankers-Koen Fanny (Hol) Amsterdam 30 mag 1943
lungo 6,25 Blankers-Koen Fanny (Hol) Leiden 19 sett 1943
peso 14,59 Sevryukova Tatyana Urss Mosca 4 ago 1948
disco 53,25 Dumbazde Nina (Urss) Mosca 8 ago 1948
giavellotto 48,63 Bauma Herma (Aut) Vienna 12 sett 1948
Pentathlon 4391 Mauermeyer Gisela (Ger) Stoccarda 17 lug 1938
staff 4 x 100 m 46"4 Ger (Albus-Krauss-Dollinger-Dorffeldt) Berlino 8 ago 1936
1949
Nella stagione 1949 Natalya Vassilievna Smirnitskaya ottiene il record mondiale di lancio del giavellotto femminile per ben due volte. La prima volta a Mosca il 25 luglio, si limita ad aggiungere quasi un metro al limite detenuto dall’austriaca Bauma; dieci giorni dopo, esattamente il 5 agosto sempre a Mosca, diventa la prima donna a lanciare il giavellotto oltre i cinquanta metri. Il nuovo record di 53.41 scava un abisso con le altre giavellottiste.
Gordien Fortune sale al vertice del lancio del disco uomini, spodestando l’italiano Consolini e migliorando il primato mondiale di oltre un metro (56.46), in un meeting svoltosi a Lisbona. Gordien Fortune, rotto il tabù che lo voleva poco vincente ma forza importante della specialità soprattutto in patria, si ripete un mese dopo, il 14 agosto 1949 ad Hameenlinna in Finlandia, con un nuovo primato scagliando il disco alla misura di 56.97.
Nel corso della stagione tre campioni vivacizzano il settore delle corse medio-lunghe.
Il campione olimpico Gaston Reiff, già in possesso del primato mondiale sui 2000 metri, legittima il suo valore scendendo, primo atleta al mondo, sotto gli 8 minuti nei 3000 metri, correndo la distanza in 7’58”8.
Dopo lo scontro alle Olimpiadi, chiuso con la vittoria del cecoslovacco Emil Zatopek, nei 10000 metri si assiste tra lo stesso Zatopek e il finlandese Viljo Heino ad una sfida a distanza, con tre primati assoluti.
Prima a giugno Zatopek a Ostrava, poi a settembre Heino, infine ad ottobre sempre ad Ostrava portano il record sulla distanza a 29’21”2.
La stagione 1949 vede muoversi anche il vertice nel getto de peso.
Sale alla ribalta lo statunitense Jim Fuchs, che strappa il primato al connazionale Charles Fonville. Nella stagione successiva con nuovi primati aggiungerà pochi centimetri alla volta avvicinandosi alla barriera dei 18 metri.
Di seguito l’elenco completo dei primati mondiali aggiornati nella stagione 1949.
|
10000 metri |
M |
29'28"2 |
Zatopek Emil (Tch) |
Ostrava 11 giu |
1949 |
|
disco |
M |
56,46 |
Gordien Fortune (Usa) |
Lisbona 9 lug |
1949 |
|
giavellotto |
F |
49,59 |
Smirnitskaia Natalia. (Urss) |
Mosca 25 lug |
1949 |
|
peso |
M |
17,79 |
Fuchs Jim (Usa) |
Oslo 28 lug |
1949 |
|
giavellotto |
F |
53,41 |
Smirnitskaia Nat. (Urss) |
Mosca 5 ago |
1949 |
|
3000 metri |
M |
7'58"8 |
Reiff Gaston (Bel) |
Gavle 12 ago |
1949 |
|
disco |
M |
56,97 |
Gordien Fortune (Usa) |
Hameenlinna 14 ago |
1949 |
|
10000 metri |
M |
29'27"2 |
Heino Viljo (Fin) |
Kouvola 1 sett |
1949 |
|
martello |
M |
59,57 |
Nemeth Imre (Hun) |
Katowice 4 sett |
1949 |
|
10000 metri |
M |
29'21"2 |
Zatopek Emil (Tch) |
Ostrava 22 ott |
1949 |
|
peso |
F |
14,86 |
Tochonova Klaudia (Urss) |
Tiblisi 30 ott |
1949 |
1950
Nel febbraio del 1950 si svolgono i Giochi dell'Impero Britannico (British Empire Games o Giochi del Commonwealth). Le gare di atletica leggera, 28 per gli uomini, 8 per le donne) si tengono all'Eden Park di Auckland, in Nuova Zelanda.
La seconda guerra mondiale aveva interrotto lo svolgimento dei Giochi dell'Impero Britannico originariamente assegnati a Montreal (Canada) nel 1942 e nel 1946, tuttavia l'entusiasmo all'interno dell'Impero britannico per proseguire ciò che era iniziato nel 1930 era abbastanza forte. Dopo il conflitto mondiale, i Giochi vengono assegnati alla Nuova Zelanda, nella città più grande della nazione, Auckland. Il paese non era mai stato al centro di così tante attenzioni sportive e i padroni di casa rispondono in modo magnifico ed ospitale.
Dodici paesi partecipano per un totale di 590 atleti. Malesia e Nigeria, appena costituite, fanno la loro prima apparizione.
La manifestazione circoscritta ai Paesi che gravitano nell’area dell’Impero Britannico offre l’occasione agli atleti di mettersi in luce con prestazioni di assoluto valore mondiale. L’edizione neozelandese mette all’attenzione degli sportivi due grandi campionesse: Marjorie Jackson e Shirley Strickland
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Vincitrici |
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100 yards |
Marjorie Jackson (AUS) |
|
220 yards |
Marjorie Jackson (AUS) |
|
80 metres hs |
Shirley Strickland (AUS) |
|
220–110–220–110ys staff |
Australia |
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Ann Shanley |
|
|
Marjorie Jackson |
|
|
Shirley Strickland |
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|
Verna Johnston |
|
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Alto |
Dorothy Tyler (ENG) |
|
Lungo |
Yvette Williams (NZL) |
|
Giavellotto |
Charlotte MacGibbon (AUS) |
Se nel settore femminile il dominio dell’Australia è pressochè totale, in campo maschile lo è solo in modo parziale; le vittorie sono spartite su più Nazioni. Il personaggio più atteso è il campione olimpico del salto in alto, l’australiano John Winter, che si assicura la medaglia d’oro.
Vincitori
|
100 yards |
John Treloar (AUS) |
|
220 yards |
John Treloar (AUS) |
|
440 yards |
Edwin Carr (AUS) |
|
880 yards |
John Parlett (ENG) |
|
1 miglio |
Bill Parnell (CAN) |
|
3 miglia |
Len Eyre (ENG) |
|
6 miglia |
Harold Nelson (NZL) |
|
Maratona |
Jack Holden (ENG) |
|
120 yards hs |
Peter Gardner (AUS) |
|
440 yards hs |
Duncan White (CEY) |
|
4 × 110 yards staff |
Australia |
|
Scotchy Gordon |
|
|
David Johnson |
|
|
John Treloar |
|
|
William De Gruchy |
|
|
4 × 440 yards staff |
Australia |
|
Edwin Carr |
|
|
George Gedge |
|
|
James Humphreys |
|
|
Ross Price |
|
|
Alto |
John Winter (AUS) |
|
Asta |
Tim Anderson (ENG) |
|
Lungo |
Neville Price (SAF) |
|
triplo |
Brian Oliver (AUS) |
|
Peso |
Mataika Tuicakau (FIJ) |
|
Disco |
Ian Reed (AUS) |
|
Martello |
Duncan Clark (SCO) |
|
Giavellotto |
Leo Roininen (CAN) |
*****
Di seguito l’elenco completo dei primati mondiali aggiornati nella stagione 1950
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Mentre ci si avvicina al grande appuntamento dei Campionati Europei in programma a Bruxelles a fine agosto, si riconfermano al vertice delle loro specialità: lo statunitense Jim Fuchs, che continua la scalata verso i 18 metri nel getto del peso; l’ungherese Imre Nemeth, leader assoluto nel lancio del martello; il cecoslovacco Emil Zatopek, che ribadisce la sua classe nei 10000 metri; lo statunitense Bob Mathias, che non finisce di stupire nel decathlon. Salgono agli onori della cronaca lo statunitense Dick Attlesey con due primati nei 110 metri ostacoli e il giamaicano George Rhoden, che scalza il connazionale Mc Kenley dal trono dei 400 metri.
La sovietica Vaslyeva Yedoklya, impossibilitata ad esibirsi ai Campionati Europei per l’assenza nel programma gare degli 800 metri, si accontenta del primato mondiale che consegue a Mosca il 17 luglio.
Campionati Europei. A Bruxelles vengono assegnati 34 titoli, di cui 24 per gli uomini e solo 10 per le donne. Il campionato europeo vede la partecipazione di 21 Nazioni, con rappresentative numerose come la Francia (55 iscritti), Belgio e Regno Unito (48) ed altre molto esigue come la Spagna (2), Polonia (3). Nazioni, atleticamente evolute come Germania ed Ungheria, non partecipano
Risultati dei Campionati Europei
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Uomini |
|
|
|
|
|
|
|
Specialità |
ORO |
Risultato |
ARGENTO |
Risultato |
BRONZO |
Risultato |
|
100 |
Étienne. Bally (FRA) |
10"7 |
Franco Leccese (ITA) |
10"8 |
Vladimir Sukharev (URS) |
10"8 |
|
200 |
Brian Shenton (GBR) |
21"5 |
Étienne. Bally (FRA) |
21"8 |
Jan Lammers (OLA) |
22"1 |
|
400 |
Derek Pugh (GBR) |
47"3 |
Jacques Lunis (FRA) |
47"6 |
Lars Wolfbrandt (SVE) |
47"9 |
|
800 |
John Parlett (GBR) |
1'50"5 |
Marcel Hansenne (FRA) |
1'50"7 |
Roger Bannister (GBR) |
1.50'7" |
|
1.500 |
Wim Slijkhuis (OLA) |
3'47"2 |
Patrick El Mabrouk (FRA) |
3'47"8 |
Bill Nankeville (GBR) |
3'48"0 |
|
5.000 |
Emil Zatopek (CEC) |
14'03"0 |
Alain Mimoun (FRA) |
14'26"0 |
Gaston Reiff (BEL) |
14'26"2 |
|
10.000 |
Emil Zatopek (CEC) |
22'12"0 |
Alain Mimoun (FRA) |
30'21"0 |
Vaino Koskela (FIN) |
30'30"8 |
|
Maratona |
Jack Holden (GBR) |
2:32'14" |
Veikko Karvonen (FIN) |
2:32'45" |
Fedosly Vanin (URS) |
2:33'47" |
|
110 hs |
Andrè Jacques Marie (FRA) |
14"6 |
Ragnar Lundberg (SVE) |
14"7 |
Peter Hildreth (GBR) |
15"0 |
|
400 hs |
Armando Filiput (ITA) |
51"9 |
Yuri Lituyev (URS) |
52"4 |
Harry Whittle (GBR) |
52"7 |
|
3.000 Siepi |
Jindrich Roudny (CEC) |
9'05"4 |
Petar Segedin (YUG) |
9'07"4 |
Erik Blomster (FIN) |
9'08"8 |
|
Marcia 10km |
Fritz. Schwab (SVI) |
46'01'"8 |
Emile Maggi (FRA) |
46'16",8 |
John Mikaelsson (SVE) |
46'48"2 |
|
Marcia 50km |
Giuseppe. Dordoni (ITA) |
4.40'43 |
John. Ljunggren (SVE) |
4:43'25 |
Verner. Ljunggren (SVE) |
|
|
Alto |
Alan Paterson (GBR) |
1.96 |
Arne Ahman (SVE) |
1.93 |
Claude Bénard (FRA) |
1.93 |
|
Asta |
Ragnar Lundberg (SVE) |
4.30 |
Valto Olenius (FIN) |
4.25 |
Juho. Piironen (FIN) |
4.25 |
|
Lungo |
Torfi. Bryngeirsson (ISL) |
7.32 |
Gerard Wessels (OLA) |
7.22 |
Jaroslav Fikejz (CEC) |
7.20 |
|
Triplo |
Leonid Shcherbakov (URS) |
15.39 |
Valdemar Rautio (FIN) |
14.96 |
Ruhi Sarialp (TUR) |
14.53 |
|
Peso |
Gunnar Huseby (ISL) |
16.74 |
Angiolo Profeti (ITA) |
15.16 |
Otto Grigalka (URS) |
15.14 |
|
Disco |
Adolfo Consolini (ITA) |
53.75 |
Giuseppe Tosi (ITA) |
52.31 |
Olli Partanen (FIN) |
48.69 |
|
Giavellotto |
Toivo Hyytiäinen (FIN) |
71.26 |
Per Arne Berglund (SVE) |
70.06 |
Ragnar Ericzon (SVE) |
69.82 |
|
Martello |
Sverre Strandli (NOR) |
55.71 |
Teseo Taddia (ITA) |
54.73 |
Jiri Dadák (CEC) |
53.64 |
|
Decathlon |
Ignace Heinrich (FRA) |
7364 |
Örn Clausen (ISL) |
7297 |
Kjell Tannander (SVE) |
7175 |
|
4x100 |
Unione Sovietica |
41"5 |
Francia |
41"8 |
Svezia |
41"9 |
|
|
Vladimir Sucharev |
|
Étienne Bally |
|
Göte Kjellberg |
|
|
|
Levan Kaljaev |
|
Jacques Perlot |
|
Leif Christersson |
|
|
|
Levan Sanadze |
|
Yves Camus |
|
Stig Danielsson |
|
|
|
Nikolai Karakulov |
|
Jean-Pierre Guillon |
|
Hans Rydén |
|
|
4x400 |
Gran Bretagna |
3'10"2 |
Italia |
3.11,0 |
Svezia |
3.11,6 |
|
|
Martin Pike |
|
Baldasare Porto |
|
Gösta Brännström |
|
|
|
Leslie Lewis |
|
Armando Filiput |
|
Tage Ekfeldt |
|
|
|
Angus Scott |
|
Luigi Paterlini |
|
Rune Larsson |
|
|
|
Derek Pugh |
|
Antonio Siddi |
|
Lars Wolfbrandt |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Donne |
|
|
|
|
|
|
|
Specialità |
ORO |
Risultato |
ARGENTO |
Risultato |
BRONZO |
Risultato |
|
100 |
Fanny Blankers-Koen (OLA) |
11"7 |
Evgenja Sechenova (URS) |
12"3 |
June Foulds (GBR) |
12"4 |
|
200 |
Fanny Blankers-Koen (OLA) |
24"0 |
Evgenja Sechenova (URS) |
24"8 |
Dorothy Hall (GBR) |
25"0 |
|
80 hs |
Fanny Blankers-Koen (OLA) |
11"1 |
Maureen Gardner (GBR) |
11"6 |
Micheline Ostermeyer (FRA) |
11"7 |
|
Alto |
Sheila Lerwill (GBR) |
1.63 |
Dorothy Tyler (GBR) |
1.63 |
Galina. Ganeker (URS) |
1.63 |
|
Lungo |
Valentina Bogdanova (URS) |
5.82 |
Wilhelmine Lust (Ola) |
5.66 |
Maire Osterdahl (FIN) |
5.57 |
|
Peso |
Anna Andreyeva (URS) |
14.32 |
Klavdija Tochenova (URS) |
13.92 |
Micheline Ostermeyer (FRA) |
13.37 |
|
Disco |
Nina Dumbadze (URS) |
48.03 |
Rimma Shumskaya (URS) |
42.25 |
Edera Cordiale (ITA) |
41.57 |
|
Giavellotto |
Natalya Smirnitskaya (URS) |
47.55 |
Herma Bauma (AUT) |
43.87 |
Galina Zybina (URS) |
42.75 |
|
Pentathlon |
Arlette Ben Hamo (FRA) |
3204 |
Berta Crowther (GBR) |
3048 |
Olga Modrachová (CEC) |
3026 |
|
4x100 |
Gran Bretagna |
47"4 |
Olanda |
47"4 |
Unione Sovietica |
47"5 |
|
|
Eileen Hay |
|
Xenia de Jong |
|
Yelena Gokieli |
|
|
|
Jean Desforges |
|
Puck Brouwer |
|
Sofia Malschina |
|
|
|
Dorothy Hall |
|
Grietjl de Jong |
|
Sonya Duchovich |
|
|
|
June Foulds |
|
Fanny Blankers-Koen |
|
Evgenija Sečenova |
|
Come si vede dai risultati, i Campionati ribadiscono la supremazia degli atleti del Regno Unito (maggior numero di medaglie d’oro) e dell’Unione Sovietica, che salgono sul podio più degli altri ed il buon comportamento dei Francesi e degli Svedesi, che però non si ripetono come a Londra. Lodevoli, a livello di piazzamenti anche le rappresentative dei Paesi Bassi, grazie alla tre medaglie d’oro della Blankers e del mezzofondista Slijkhuis, nonchè dell’Italia con Filliput, Dordoni e Consolini sul gradino più alto del podio.
1951
Il 25 febbraio 1951 a Buenos Aires (Argentina) vengono inaugurati i primi Giochi panamericani. Vi partecipano atleti provenienti da 22 Nazioni appartenenti al continente americano.
La collocazione temporale, l’anno precedente i Giochi Olimpici, traina il movimento atletico in particolare dell’America del Sud, dando modo agli atleti un’occasione di confronto internazionale, fino ad allora limitato all’anno olimpico.
Le gare di atletica si svolgono dal 25 marzo al 3 febbraio, in un periodo dell’anno che svantaggia gli atleti del nord, che però a conti fatti, totalizzano il maggior numero di successi, 16 medaglie d’oro (14 uomini, 2 donne). Gli atleti argentini, padroni di casa, riscuotono un bottino eccezionale di 6 oro
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UOMINI |
||
|
100 metri |
Rafael Fortún |
Cuba |
|
200 metri |
Rafael Fortún |
Cuba |
|
400 metri |
Mal Whitfield |
Stati Uniti |
|
800 metri |
Mal Whitfield |
Stati Uniti |
|
1500 metri |
H. Browning Ross |
Stati Uniti |
|
5000 metri |
Ricardo Bralo |
Argentina |
|
10000 metri |
Curt Stone |
Stati Uniti |
|
3000 siepi |
H. Browning Ross |
Stati Uniti |
|
110 metri ostacoli |
Dick Attlesey |
Stati Uniti |
|
400 metri ostacoli |
Jaime Aparicio |
Colombia |
|
4x100 metri |
Stati Uniti |
Stati Uniti |
|
4x400 metri |
Stati Uniti |
Stati Uniti |
|
Salto in alto |
Virgil Severns |
Stati Uniti |
|
Salto in lungo |
Gay Bryan |
Stati Uniti |
|
Salto triplo |
Adhemar da Silva |
Brasile |
|
Salto con l'asta |
Bob Richards |
Stati Uniti |
|
Getto del peso |
Jim Fuchs |
Stati Uniti |
|
Lancio del disco |
Jim Fuchs |
Stati Uniti |
|
Lancio del martello |
Emilio Ortiz |
Argentina |
|
Giavellotto |
Ricardo Heber |
Argentina |
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Maratona |
Delfo Cabrera |
Argentina |
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10 km marcia |
Henry Laskau |
Stati Uniti |
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50 km marcia |
Sixto Ibáñez |
Messico |
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Decathlon |
Hernán Figueroa |
Cile |
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DONNE |
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100 metri |
Julia Sánchez |
Perù |
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200 metri |
Jean Patton |
Stati Uniti |
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80 metri ostacoli |
Eliana Gaete |
Cile |
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4x100 metri |
Stati Uniti |
Stati Uniti |
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Salto in alto |
Jacinta Sandiford |
Ecuador |
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Salto in lungo |
Beatriz Kretschmer |
Cile |
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Getto del peso |
Ingeborg Mello |
Argentina |
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Lancio del disco |
Ingeborg Mello |
Argentina |
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Tiro del giavellotto |
Hortensia García |
Messico |
La stagione 1951, avara di altri avvenimenti di grande respiro, prosegue senza sussulti come se tutti gli atleti tenessero in canna le proprie cartucce per le Olimpiadi dell’anno successivo.
Pochi primati mondiali, ne vediamo l’elenco.
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La sovietica Nina Dumbadze e l’inglese Sheila Lerwill, già campionesse europee l’anno precedente a Bruxelles, si riconfermano al vertice mondiale del lancio del disco, la prima, e del salto in alto la seconda con nuovi primati.
Per la prima volta viene riconosciuto il primato mondiale dei 200 metri maschili. Il 25 maggio a Filadelfia, lo conquista Andy Stanfield, sprinter americano di colore più portato per la distanza lunga, che si candida come l’uomo da battere per le vicine Olimpiadi.
Sulla distanza breve si mette in luce invece l’inglese Emmanuel McDonald Bailey. Il 25 agosto a Belgrado eguaglia il primato mondiale dei 100 metri col tempo di 10”2, detenuto da altri 4 atleti. Nato a Trinidad, arriva Londra nel 1939, gareggia per la Gran Bretagna alle Olimpiadi di Londra 1948, finendo sesto nei 100 metri.
Si racconta che pur essendo molto popolare nell’ambiente sportivo, esisteva nei suoi confronti un atteggiamento razzista. Spesso record nazionali, che otteneva sul campo, non venivano ratificati perché la pista era presumibilmente corta di centimetri, o non c'era anemometro o troppo pochi cronometri.
Aveva già eguagliato il record mondiale dei 100 metri con 10,2 in Islanda nel 1949 "una pista perfetta, ma non avevano un anemometro".
Due anni dopo, nell'umida Belgrado, ripete l'impresa, ma stavolta è tutto regolare.
Il 3 settembre a Rio de Janeiro, Adhemar Ferreira Da Silva, indiscusso specialista del salto triplo, aggiunge un centimetro al suo primato.
Il 16 settembre ad Amsterdam l’olandese Fanny Blankers-Koen si concede il lusso di mostrare classe e poliedricità, conquistando il primato mondiale del pentathlon
1952 Verso Helsinki
Ci si avvicina alle Olimpiadi, che si disputano ad Helsinki, capitale della Finlandia. C’è molta curiosità per la partecipazione dell’Unione Sovietica.
L’attività preolimpica, tesa al raggiungimento di minimi e diritti di qualificazione soprattutto negli Stati Uniti, non offre che un esiguo numero di prestazioni da primato.
Primati ottenuti nella prima parte della stagione:
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800 metri |
F |
2'08"5 |
Otkalenko Nina (Urss) |
Kiev 15 giu |
1952 |
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200 metri |
M |
20"6 |
Stanfield Andy (Usa) |
Los Angeles 27 giu |
1952 |
|
1500 metri |
M |
3'43"0 |
Lueg Werner (Ger) |
Berlino 29 giu |
1952 |
Uno spazio particolare merita Nina Grigor'evna Otkalenko, nata Pletnyova, che ottiene ripetutamente prestazioni di assoluto valore nelle distanze ”considerate lunghe”, come gli 800 metri. Al vertice della specialità rimpiazza le connazionali Vaslyeva Yedoklya e Valentina Pomogayeva, che negli anni precedenti si erano assicurate le migliori prestazioni al mondo.
Ma sfortunatamente gli 800 metri, come anche le specialità affini come i 400 metri e i 1500 metri, non rientrano nei programmi olimpici, per cui la Otkalenko, pur conseguendo il secondo primato mondiale in un meeting svoltosi a Kiev, il primo lo aveva ottenuto l’anno precedente a Minsk, non avrà la possibilità di confrontarsi con le altre specialiste in un contesto internazionale, come quello olimpico.
Il 3’43”0, primato mondiale nei 1500 metri che lo svedese Gunder Haas aveva stabilito nel1944 e che era stato eguagliato tre anni dopo dal suo connazionale Lennard Strand, resiste a tutti i tentativi di miglioramento.
Il 29 giugno 1952, durante una gara a Berlino, ci prova Werner Lueg. La corsa del tedesco, condotta sul ritmo, non fa che confermare lo stesso tempo. Ad Helsinki Lueg si presenta da co-detentore del primato e quel che più conta con i favori del pronostico per il titolo olimpico.
· 01 Londra 1948. Cronaca di un’Olimpiade
· 02 Verso Helsinki. L’atletica nel 1949-50-51
· 03 Helsinki 1952. Cronaca di un’Olimpiade
· 04 Verso Melbourne. L’atletica nel 1953-54-55
· 05 Melbourne 1956. Cronaca di un’Olimpiade
· 06 Verso Roma. L’atletica nel 1957-58-59
· 07 Roma 1960. Cronaca di un’Olimpiade
· 08 Verso Tokio. L’atletica nel 1961-62-63
· 09 Tokio 1964. Cronaca di un’Olimpiade
· 10 Verso Città del Messico. L’atletica nel 1965-66-67
- · 11 Città del Messico 1968. Cronaca di un’Olimpiade










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