Il primato mondiale di Carlo Lievore

 


Il lancio del giavellotto dalle Olimpiadi del 1956 al primato mondiale di Carlo Lievore

Le Olimpiadi di Roma furono il volàno per lo sviluppo dell’atletica nazionale. L’Italia, in quegli anni, entrò in possesso di cinque primati mondiali: nei 200 metri con Livio Berruti, nei 400 metri ostacoli Tito Morale, nei 30 e 50 chilometri di marcia con Abdon Pamich, nel giavellotto con Carlo Lievore.

Quest’ultimo seppe portare il lancio del giavellotto a livelli mai più raggiunti da un italiano. Nel 1961 conquistò il primato mondiale con la misura di 86.74, con l’attrezzo che si conficcò nella pista, quando era in corso una gara di corsa. La misurazione ufficiale venne eseguita dai giudici solo a fine gara ed il lancio rimase primato mondiale per 3 anni.

La sfortuna accompagnò Carlo Lievore per tutta la carriera. Nel suo carnet solo un sesto posto agli Europei di Belgrado; meglio di lui tutto sommato fece il fratello Giovanni, sesto alle Olimpiadi di Melbourne.

Il suo record arrivò dopo quello dello statunitense Al Cantello (1959), che, a sua volta l’aveva strappato al norvegese Egil Danielsen (Olimpiadi di Melbourne). 

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