Milena Sanna. Atleta sarda da non dimenticare
Milena Sanna
1965. Nello scenario, invero modesto, dell’atletica femminile sarda irrompe una giovanissima sassarese: Milena Sanna, atleta poliedrica, che stupisce per la facilità dei gesti tecnici e i continui progressi registrati in ogni sua esibizione.La sua presenza nobilita l’atletica femminile sarda per un arco temporale di 13 anni fino al 1976; primo tesseramento per la Studium, dove rimane per 4 anni; rappresenta poi la neonata San Camillo per i successivi 8 anni, fino all’ultima stagione agonistica “ … sono nata con la Studium e voglio terminare con la stessa maglia ..” come dichiara la stessa Milena Sanna all’atto del trasferimento.
Ripercorro il suo percorso atletico.
1966.
Ai Campionati Italiani di Bologna Milena si mette in luce negli ostacoli, andando a prendersi l’argento sulla distanza breve degli 80 metri.
La diciasettenne dimostra di saperci fare sempre più nelle prove multiple da meritarsi anche la maglia azzurra giovanile.
1967
Milena Sanna si dimostra una ragazza determinata a far carriera. Ha dalla sua una grande agilità e coordinazione, che le consentono di saltare in alto e di correre sugli ostacoli con vera maestria. Il suo ventrale la porta al primato sardo dell’alto con 1.57, la sua tecnica sugli ostacoli le consente di correre speditamente anche con le barriere: sono prestazioni base delle prove multiple che le aprono la strada per impegni di livello nazionale ed internazionale nella specialità del pentathlon.
La Sardegna ha trovato in questa ragazza non solo l’atleta, che potrà rinfrescare i successi ottenuti dalla concittadina Michelina Biddau, anche lei specialista dell’alto ormai a riposo, ma la campionessa che può far sognare la Sardegna intera. Seguita in tutto e per tutto da Giancarlo Manca, Milena Sanna alterna gare sull’alto e sugli ostacoli e presta tempo e cura alle altre specialità del pentathlon, che momentaneamente difettano. Conquista il titolo italiano junior del salto in alto e approda alla maglia azzurra della nazionale italiana.
1968
Un articolo della rivista “Atletica Leggera” testimonia le difficoltà che incontra l’atletica rosa in tutta Italia. “ … Sono pochi i dirigenti che ci credono, che si adoperano attraverso mille difficoltà per rompere l’isolamento nel quale l’hano relegata i tabù radicati nella mentalità e nel costume italiano …”
Magra consolazione … è crisi dapertutto non solo in Sardegna!
Le sorti dell’atletica femminile in Sardegna sono in mano al Cus Cagliari e alla San Camillo, quest’ultima nata sulle ceneri della sezione femminile della Studium, che dichiarano apertamente di puntare soprattutto sulle donne. Sarà la volta buona?
La San Camillo fa leva sul talento di Milena Sanna che nel corso della stagione migliora ripetutamente i primati dell’alto, degli ostacoli e del pentahlon affermandosi ancor di pù come il miglior talento femminile nato in Sardegna.
1969
Milena si brucia mezza stagione per un risentimento muscolare che le impedisce di partecipare al Trofeo San Camillo organizzato dalla sua società. Riprende a fine agosto giusto per ribadire classe e talento. Non è una stagione completamente persa: modifica ritmi nella nuova distanza dei 100 metri ostacoli progredendo ad ogni prova, nel salto in alto passa dal ventrale al fosbury flop e crea basi più solide per un futuro migliore nelle prove multiple.
1970
A marzo prende vigore l’attività indoor: a Genova si svolgono i primi campionati italiani in sala. Unica sarda in gara è Milena Sanna. L’atleta della San Camillo conquista la medaglia d’argento nei 60 metri ostacoli con 8”9, stesso tempo della vincitrice.
All’aperto Milena riprende quota dopo un inizio di stagione frenato da problemi muscolari. Il quinto posto agli Italiani nel salto in alto segna il suo ritorno al vertice. Arrivano miglioramenti nell’alto, negli ostacoli e nel salto in lungo. In quest’ultima specialità, affrontata nel passato con risultati appena sufficienti, l’atleta sassarese fa il salto … di qualità, ottiene un 5.62 che cancella di quasi 40 centimetri il primato sardo detenuto da Luisa Corriga. L’eccellenza nelle tre specialità, unita ai progressi lenti ma continui nel peso e nei 200 metri le consente un nuovo primato del pentathlon e le garantiscono l’attenzione dei tecnici nazionali.
1971
Ai campionati italiani indoor di Genova, Milena bissa la medaglia d’argento nella prova dei 60 metri ostacoli. Milena, nella sua attiività atletica, è affiancata alle sorelle Antonella ed Anna; “ …crediamo sia la prima volta che tre sorelle facciano il primato (sardo) nella stessa gara in tre categorie diverse … “ il cronista è sorpreso dall’ exploit delle sorelle Sanna, che nel giro di una settimana aggiornano il primato del pentathlon seniores, juniores ed allieve. Ovviamente Milena resta delle tre l’atleta più qualificata; nel corso della stagione riesce a progredire oltre che nei 200 metri con 26”0, anche nel salto in alto con la misura di 1.68. Questa specialità, che le consente normalmente di ben figurare a livello assoluto, la tradisce in occasione del Campionato Italiano di pentathlon; la misura di 1.58 le fa perdere preziosi punti nella corsa verso medaglie più pregiate di quel bronzo, che si appende al termine dell’ultina fatica.
1972
Ai terzi campionati Italiani indoor Milena va ancora a medaglia , stavolta solo di bronzo.
I risultati di inizio stagione fanno ben sperare nella selezione per le Olimpiadi di Monaco.
L’atleta sassarese stabilisce nel corso della stagione primati nei 100 metri ostacoli, nel lungo e nell’alto. Negli ostacoli corre in 14”0, tempo di straordinario valore che le vale anche la prima posizione in Italia nella specialità. Nel pentahlon è la capolista italiana.
Non è sufficiente … la parsinoniosa selezione adottata dai vertici federali preclude la possibilità di partecipazione alle Olimpiadi.
I Campionati Italiani individuali sono poco fortunati per la Sanna un quarto posto negli ostacoli.
1973
La stagione indoor inizia bene: Milena Sanna è seconda al Campionato Italiano di pentathlon.
Agli Assoluti è seconda nei 60 metri ostacoli.
All’aperto gareggia poco; nel corso della stagione migliora il primato sardo nel lungo e veste la maglia azzurra a Innsbruck.
1974-75-76.
Negli anni successivi sembra esaurirsi la carica agonistica della sassarese, complice anche la delusione per mancata partecipazione alle Olimpiadi di Monaco. Ricorrenti infortuni ne compromettono le prestazioni e le attenzioni degli organi tecnici federali e la costringono a lunghi periodi di inattività, senza per questo smiunuire la grandezza di Milena Sanna, personaggio di assoluto valore, a parer di molti, parzialmente inespresso.
La carriera di Milena Sanna, che si chiude al termine della stagione 1976, è ricca di 5 presenze in Nazionale assoluta e questi personali
pentathlon 4188 1971
alto 1.70 1972
lungo 5.79 1973
80 m hs 11”5 1968 /100 m hs 14”0 1972
Peso 9.86 1972
200 metri 26”0 1971-72 / 100 metri 12”8 1974








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