I 400 metri con Alessandro Pinna.

 Nel 1988 agli assoluti indoor Alessandro Pinna conquista il titolo italiano nei 400 metri nei 400 metri. Nel periodo 1985-1992 veste la maglia azzurra 11 volte; partecipa ai Campionati Europei indoor nel 1988.


Alessandro Pinna si mette in luce nelle categorie giovanili nella velocità prolungata con il Cus Cagliari; solo nell’ultimo anno della categoria juniores assume la caratura di atleta di livello nazionale. Siamo nel 1985 e il cagliaritano allenato da Benito Murgia veste la maglia dell’Esperia: una stagione che gli riserva grandi soddisfazioni. Nei campionati juniores in sala conquista l’argento e la maglia azzurra nella rappresentativa di categoria. Nel mese di aprile, cade dopo 25 anni il primato sardo dei 400 metri: Alessandro Pinna cancella Adriano Loddo, che deteneva il record dal 1960 e lo aggiorna con il tempo di 47"25 in occasione dei Campionati Universitari. E pensare che ad inizio stagione le credenziali per una simile performance erano possedute in misura maggiore da Andrea Rubiu, compagno di squadra nell’Esperia Cagliari, messosi in luce già dalle riunioni indoor. Inizia col botto la stagione all’aperto che porta il cagliaritano a fregiarsi del titolo di campione italiano junior, dopo l’argento conquistato nel campionato indoor e a vestire più volte la maglia della nazionale juniores e quella assoluta nell’incontro internazionale tra le nazionali dell’Italia e della Polonia. Con Pinna, Rubiu, Massimo Marcias  e Alessandro Putzu, l’Esperia non ha difficoltà a portare il primato della staffetta 4 x 400 metri a livelli di assoluto valore nazionale.

 



Nel 1986 Alessandro Pinna, allenato da Benito Murgia è medaglia d’argento nei 400 metri agli Assoluti Indoor; per soli 4 centesimi, perde il titolo italiano. Non gli sfugge invece quello Universitario conquistato a Salsomaggiore. All’aperto non va oltre il settimo posto nella finale del giro di pista. 

L’anno successivo sceglie di gareggiare per l’Assi Banca e con la società toscana consegue un quinto posto ai Campionati Italiani assoluti. Si conferma sugli stessi standards e colleziona maglie azzurre, ma manca la partecipazione ai Mondiali romani. In occasione di una rimpatriata a Cagliari migliora il suo personale nel giro di pista con 46”9. 

 Nel 1988, Pinna conferma il feeling con le gare in sala; dopo un inizio in sordina, agli assoluti indoor conquista il titolo italiano, che gli dà il diritto di partecipare ai Campionati Europei in sala; agli Assoluti all’aperto rimane ai piedi del podio con il quarto posto. Nel corso della stagione riesce a limare il primato personale portandolo a 46”82.


 

Nel 1989 Alessandro Pinna cambia maglia e passa alla Pro Patria Milano. Cambia anche la guida tecnica che passa a Gianfranco Dotta. Nei societari si coferma atleta di interesse scendendo sotto i 47”, ma una sosta dovuta a problemi di natura sanitaria ne condizionano la crescita. Si presenta gli Assoluti in una condizione non ottimale; per soli due centesimi non sale sul podio accontentandosi del quarto posto nella finale dei 400 metri. I risultati gli consentono maglie azzurre nella staffetta del miglio.

Nella stagione 1990 Alessandro Pinna dirada gli impegni agonistici, dà il suo fondamentale contributo alla staffetta 4x400 metri della Pro Patria nella conquista del titolo ai Campionati Italiani. La stagione successiva (1991) giunge al quarto titolo universitario. 

 Niente di più, la sua carica agonistica si esaurisce complice anche un minor impegno negli allenamenti a vantaggio di quello messo in atto negli studi prima e nel lavoro poi; continua a gareggiare con l’Athlon Siracusa ripetendosi con prestazioni interessanti, ma ormai superate da atleti emergenti.

Resta un grande rimpianto: dal 47”25 ottenuto nel 1985 i progressi non sono stati eccezionali, il salto di qualità non è mai arrivato. È emblematico ciò che afferma lo stesso Pinna qualche anno dopo ai suoi estimatori “le componenti per migliorarsi in una specialità dura come i 400 metri sono moltissimi e non è facile farle collimare tutte. Comunque posso ritenermi soddisfatto della costanza con cui riesco a rimanere sempre su risultati di rilievo”

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