Oltre i sette metri i salti di Toto Cesaracciu e Pierluigi Dessì (1957-1959)

Toto Cesaracciu è il primo sardo a superare i 7 metri.

 


Nel maggio del 1957, sulla pista dell’Acquedotto di Sassari, per la prima volta sede dei societari, arriva con la misura di 7.03 il record sardo del salto in lungo da parte dell’atleta, nativo di Cagliari ma cresciuto a Carbonia, che veste la maglia dell’Esperia. Nel corso della stagione Cesaracciu va in giro per l’Italia cercando la pedana giusta per aggiungere centimetri ai suoi salti. A Salerno, in occasione dei campionati Italiani di seconda serie, atterra a 7.31: è un salto nella storia sarda della specialità ed è anche una misura che lo proietta verso un posto in Nazionale.

L’anno successivo Cesaracciu è in grado di regalare altre emozioni nella pedana del lungo. In occasione del Campionato regionale di società l’esperino, ormai stabile su misure di valore nazionale,  con un salto di 7.30 si avvicina al suo primato sardo della specialità. L’appuntamento col record avviene nel mese di luglio a Biella in una prova selettiva per l’incontro tra la Nazionale Italiana e Svizzera. Il salto di 7.33 è la nona prestazione italiana di tutti i tempi. 

 La carriera di Toto Cesaracciu non ha da quel momento un grande seguito. Su un quotidiano locale Cenzo Soro all’epoca affermava “ Cesaracciu saltava con lo stile “uno e mezzo”… avrebbe potuto portare i propri limiti atletici su misure davvero superiori se avesse condotto un allenamento costante, metodico e più completo di come abbia fatto dovendo dividere l’atletica con il calcio (ha giocato con la prima squadra del Cagliari) e con la Scuola.

Nel 1959, le pedane del lungo trovano in Pierluigi Dessì il degno sostituto di Cesaracciu, afflitto da noiosi problemi muscolari. Il sassarese, a riposo per due stagioni per via di un deferimento comminato dal Comitato Regionale della Fidal, riprende l’attività sollecitato dall’allestimento di una squadra competitiva alla Torres. Abbandona la velocità e si dedica al salto in lungo, dove già in passato collezionava buone prestazioni. La confidenza con la specialità migliora di gara in gara e i suoi salti sono sempre più lunghi. Supera la barriera dei 7 metri e termina la stagione con un 7.20, seconda miglior prestazione all time per la Sardegna e misura che lo pone all’attenzione del settore tecnico nazionale.

Negli anni a seguire i salti di Cesaracciu e Dessì procedono su misure inferiori ma sempre interessanti e vengono oscurate dalla presenza nelle pedane del lungo da un formidabile atleta, quale è Raffaele Piras.

 

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