Pista, cross, strada … quanta nostalgia!

Se c’è un settore nell’atletica sarda immobile da tanto tempo è senza dubbio quello del mezzofondo maschile, intendendo con lo stesso termine sia quello veloce sia quello prolungato.

Negli anni Sessanta sulla scia di Antonio Ambu, che in campo nazionale mieteva successi sulle lunghe distanze, nonché di Renato De Palmas, sassarese che gareggiava con la maglia di società continentali, l’assoluto dominatore delle corse medio-lunghe in Sardegna era Edoardo Sanna, che aveva in Mario Leoni e Gianfranco Mela gli avversari più ostici.

 

 

1972 Edoardo Sanna e Natalino Meloni

 177 Piero Ligas e Renzo Madeddu

 

 1986 Giuseppe Lai e Giorgio Pisano


 1992 Giorgio Pisano e Franco Deriu

 

 1978 Mauro Lenzu, Piero Ligas

 

 

1984 Cenzino Chessa, Antonello Cocco, Piero Ligas, Franco Deriu, Tonino Congiu

 

1989 Franco Deriu e Gianluigi Curreli al termine di una gara su strada
 


 1974 Giovanni Flore, Mauro Lenzu e Tonino Congiu


 1977 Piero Ligas, Mauro Lenzu, Cenzino Chessa ed altri

A metà degli anni settanta emergeva una generazione di mezzofondisti e fondisti di eccezionale qualità; la nutrita schiera di atleti talentuosi portava al settore competitività ed imprevedibilità del risultato, fattori che contribuivano ad accrescerne il valore.  A seconda delle esigenze di società o delle opportunità agonistiche frequentavano indifferentemente pista, cross e strada.

I tanti interpreti delle medie e lunghe distanze che animavano le corse in pista, nel cross e in strada da quegli anni fino alla soglia del duemila, ancor oggi occupano nelle graduatorie regionali all-time le posizioni di vertice, al netto degli atleti, per lo più di colore, che gareggiavano con società sarde soprattutto in occasione dei campionati a squadre.

Così nei 10000 metri troviamo ai primi posti le prestazioni di Franco Deriu con 29’27”6 nel 1991, Piero Ligas con 29’42”2 nel 1984, Mauro Lenzu con 29’55”8 nel 1988, Giorgio Pisano con 29’56”2 nel 1990, Gianluigi Curreli con 30’00”0 nel 1990, Paolo Lombardi con 30’16”4 nel 1980, Cenzino Chessa con 30’16”43 nel 1981.

Nei 5000 metri la situazione si ripropone con Piero Ligas autore di un 14’02”9 nel 1983, che risulta ancora la migliore prestazione sarda, seguito da Riccardo Peddio con 14’06”90 nel 1994, Franco Deriu con 14’14”39 nel 1993, Giovanni Flore con 14’16”2 nel 1977, Mauro Lenzu con 14’17”2 nel 1977, Giorgio Pisano con 14’19”7 nel 1992

Nei 3000 metri Antonio Azzena guida le graduatorie con 8’00”88 nel 1996, seguito da Piero Ligas con 8’07”92 nel 1983, Franco Deriu con 8’13”96 nel 1983, Mauro Lenzu con 8’17”23 nel 1983, Roberto Collu con 8’18”8 nel 1978, Giovanni Flore con 8’20”0 nel 1975, Cenzino Chessa con 8’21”0 nel 1977, Gianfranco Secci con 8’21”10 nel 1991.

Nei 3000 metri siepi il capolista sardo è Mauro Lenzu con 8’47”70 (1983), seguito da Franco Deriu con 8’47”89 nello stesso anno, Cenzino Chessa con 8’56”0 nel 1984, Pinuccetto Sechi con 8’57”2 nel 1982, Andrea Cabboi con 8’57”71 nel nel 1996, Salvatore Carrucciu con 9’00”10 nel 1997, Renzo Madeddu con 9’01”7 nel 1982, Gianfranco Secci con 9’02”0 nel 1991, Riccardo Peddio con 9’02”12, Edoardo Sanna con 9’02”8 nel 1971, Roberto Colli con 9’06”6 nel 1971.

C’è da aggiungere che le tante gare organizzate nell’isola potevano contare anche sulle presenze di Bingio Garau, autore di 29’28”4 e 14’12”5 rispettivamente nei 10000 e nei 5000 metri, di Salvatore Orgiana capace di 29’38”6 e 14’15”18 sulle stesse distanze, entrambi accasati in gruppi sportivi militari, nonche di Marco Calderone, che sardo di nascita non lo era ma di fatto lo si poteva considerare per la lunga militanza in società sarde.

Aggiungerei ai su menzionati atleti, altri comprimari di valore, che, nelle gare su pista, sul cross e su strada, pur non raggiungendo performances di valore, contribuivano con la loro presenza ad assicurare spettacolo ed interesse nel pubblico che seguiva l’atletica.

Poco cambia anche nelle graduatorie del mezzofondo più veloce; in particolare se nei 1500 metri troviamo Giorgio Annis con 3’42”93 conseguito nel nel 2002, il capolista resta ancora Antonio Azzena con 3’42”66 nel 1992, seguito da Gianfranco Secci con 3’48”38 nel 1983, Franco Deriu con 3’49”4 nel 1981, Giuseppe Lai con 3’50”1 nel 1989, Gianni Saba con 3’50”1 nel 1989, Daniele Bodano con 3’50”71 nel 1998, Giuseppe Simula con 3’50”71 nel 1974, Piero Ligas con 3’51”1 nel 1977, Mario Secchi con 3’51”1 nel 1975.

Negli 800 metri la migliore prestazione rimane in carico ancora a Davide Cadoni autore di un tempo di alto valore nazionale (1’46”93/1991) quando militava con la società di casa, prestazione migliorata tre anni dopo con 1’45”24, quando gareggiava con le Fiamme Oro, ma si allenava ad Oristano con il professor Francesco Garau. In questa specialità è meno evidente ed incisiva la presenza dei mezzofondisti di quel periodo d’oro.

Mi pare superfluo affermare che negli ultimi venti anni l’atletica sarda non ha più mezzofondisti di tale portata.

Senza addentrarmi in analisi tecniche per individuare i fattori della crisi che avvolge il settore mi sembra legittimo ripensare a quel periodo con tanta nostalgia ricordando con immagini significative un mezzofondo che in Sardegna non è più come una volta!

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