Cenzino Chessa e Salvatore Carrucciu. Siepisti all’occasione, ma con risultati di valore.
Gli atleti sassaresi Chessa e Carrucciu, come è stato per Mauro Lenzu, Franco Deriu e tutti gli altri siepisti sardi, hanno affrontato, seppur in momenti diversi, la gara dei 3000 metri come un diversivo alle loro corse sul piano, maggiormente frequentate.
È risaputo che la specialità richiede particolari attenzioni tecniche, che presuppongono spazi e tempi di applicazione che non tutti gli atleti dilettanti riescono a ritagliarsi. Per di più, la poca partecipazione degli atleti e l’impegnativa predisposizione delle barriere e della riviera poco invogliano gli organizzatori ad inserirla nei programmi delle gare non istituzionali. Pertanto la gara dei 3000 metri si riduce ad essere la tipica gara dei campionati di società: un vero peccato, perché ai fini spettacolari la specialità è una delle più affascinanti, in quanto l’esito finale non è scontato se non quando si supera l’ultima barriera.
Non c’è quindi da stupirsi …
se (quasi) tutte le migliori prestazioni degli atleti sardi sono state colte in occasione dei societari o dei campionati sardi individuali, manifestazioni istituzionali, di cui non se ne può fare a meno.
se in questi ultimi anni, con i societari in forte declino, le prestazioni degli atleti sardi si riducono al lumicino, ben lontane da quelle ottenute in passato.
Cenzino Chessa, con la maglia del Cus Sassari, ottiene la sua migliore prestazione di 8’56”0 al campionato sardo svoltosi a Sassari il 30 giugno 1984.
Salvatore Carrucciu, in quel momento tesserato per l’Amsicora, corre la distanza in 9’00”10 25 maggio 1997 a Cesenatico, in una fase interregionale dei campionati di società.



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