Dove c’è l’una c’è l’altra. La carriera in parallelo di Luisa Marci e Marina Loddo.

  

La carriera di Luisa Marci e Marina Loddo si sviluppa in parallelo: l’esordio posticipato della seconda dovuto ad una differenza di 5 anni e l’appartenza a due diverse società cagliaritane, non modificano minimamente questa sensazione. Nello sfogliare i giornali, rileggendo le cronache delle gare di atletica, rivedendo le immagini delle loro imprese in pista, in strada e sul cross, le figure di Marina Loddo e Luisa Marci sono accomunate in sfide, il cui esito si risolve il più delle volte sulla linea del traguardo.

Quando nel 1975 le normative federali vigenti consente loro il confronto diretto, la Marci può contare su un palmares atletico di rilievo, frutto di un talento espresso dal suo esordio datato 1970 e la Loddo è fresca campionessa italiana nelle categorie giovanili. La prima corrre con la maglia del Cus Cagliari, la seconda con la maglia della neonata Ucla; hanno due guide tecniche dalle metodiche di allenamento completamente opposte, eppure sono sempre insieme. 


 


Solo nel 1979 decidono, anzi è la Marci a decidere, di correre con la stessa maglia. Nell’Ucla c’è abbondanza di mezzofondiste, in primis Giuseppina Dentoni, grande talento spesso stoppata da problemi di natura fisica, nonché Maura Mandis. Con queste quattro specialiste la società di Medea conquista il primato italiano nella staffetta 4x1500 metri, che resiste per ben sei anni. 

 Il percorso parallelo della Marci e della Loddo prosegue anche dopo lo scioglimento dell’Ucla. Insieme a Giuseppina Dentoni, Luisa Marci e Marina Loddo fanno esperienza fuori dell’isola. I successi internazionali nel cross, i progressi cronometrici e le posizioni nelle parti alte delle graduatorie nazionali negli 800 metri, nei 1500 e nei 3000 metri non le distolgono al termine della stagione 1982 da un ritiro agonistico, ritenuto dagli esperti, decisamente prematuro.

 

 

Per rimanere su Marina Loddo è utile ricordare ai fini statistici che l’atleta cagliaritana veste per 4 volte la maglia azzurra e vince il titolo junior nei 1500 metri. Ottiene 9’26”0 nei 3000 metri, 4’17”3 nei 1500 metri, 2’06”4 negli 800 metri, tutti con la maglia dell’Ucla a soli 20 anni.  

A distanza di oltre quaranta anni occupa nelle graduatorie regionali all-time la seconda posizione  nei 3000 metri (dietro Claudia Pinna) e nei 1500 metri (dietro Sara Palmas) e la terza negli 800 metri (dietro Daniela Porcelli e Sara Palmas).

Considerato che si ritira dall’agonismo a soli 23 anni, è lecito fare una domanda “dove sarebbe potuta arrivare?”

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