La Sardegna che sprinta (Anni Sessanta): Domenico Pili


 

Per tutto il decennio 1960-1970, nello sprint sardo spicca la figura di Domenico Pili, iglesiente, che, alla pari di Bruno Pistori coetaneo e compagno di squadra nel Gs Monteponi di Iglesias, rappresenta il settore con prestazioni di notevole portata in tutte le competizioni istituzionali, prima con la società della propria città, poi per due anni con la società cagliaritana dell’Amsicora, per terminare la carriera nel 1971 con l’Esperia. In questo percorso parallelo con l’amico Pistori, Domenico Pili viene seguito tecnicamente da Angelo Defraia, che l’aveva scoperto ed avviato all’agonismo dai tempi dele gare studentesche e da cui prende un virtuale testimone nel proseguire la tradizionale attitudine sarda alla velocità.

In un’epoca in cui vige il cronometraggio manuale e le gare non sono soggette alle sentenze spietate dell’anemometro, è facile trovare nelle graduatorie, in modo particolare nei 100 metri, numerose prestazioni misurate ugualmente al decimo di secondo e riportate indifferentemente con o senza l’ausilio del vento. Risulta alquanto difficile confrontare, con assoluta oggettività, il valore degli atleti, pertanto a questo scopo assumono molta importanza gli scontri diretti. Ebbene, in ambito sardo, è significativo che l’atleta iglesiente, nel corso della sua carriera, pur in presenza di atleti qualificati, come Gianni Lai, Amedeo Avanzato, Tore Masia, Roberto Piras ed altri, sia riuscito a collezionare primati e vittorie in occasione dei Campionati sardi assoluti e delle varie fasi dei campionati di società, mostrando in queste occasioni un’eccellente finalizzazione della preparazione ed una rilevante carica agonistica.

Domenico Pili è accreditato nei 100 metri di 10”7, anche se nel corso di una fase interregionale di Coppa Italia corre la distanza in 10”6, crono che purtroppo non viene omologato per la “presenza” di un forte vento. Non si può neanche dimenticare i contributi fondamentali dell’atleta iglesiente, nel ruolo di  frazionista dapprima nella staffetta del Monteponi, arrivata al record sardo nel 1962 (Tamponi, Pistori, Trentin Pili/42”7) e successivamente in quella fenomenale dell’Esperia (Pili, Pistori, Avanzato, Lai/41”4), quarta ai Campionati Italiani assoluti nel giugno del 1969, primato sardo che resiste fino al 1985.

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