The Miracle Mile (1954).

 


Il 21 giugno, in un incontro internazionale a Turku, in Finlandia, John Landy diviene il secondo uomo, dopo Roger Bannister, a completare un miglio sotto i 4 minuti, registrando un record mondiale di 3’57”9, ratificato dalla IAAF come 3’58.0 a causa delle regole di arrotondamento allora in vigore. Sono sempre 14 decimi meglio di Roger Bannister. 

L’inglese e l’australiano: due fuoriclasse nel miglio, gara che infiamma l’immaginazione di milioni persone; due modi diversi di approccio e di conduzione della gara; il primo che ama lasciare ad altri la guida della corsa, l’altro che preferisce correre al suo ritmo; per il primo è più importante la vittoria, per l’altro la priorità è la prestazione cronometrica.

 

Il primo miglio sotto i 4 minuti di Bannister e il successivo primato di Landy hanno creato un effetto straordinario di popolarità per l’atletica leggera. Milioni di persone seguono le gesta degli atleti attraverso le prime immagini televisive in America e le radiocronache nel resto del mondo.

Lo scontro fra i due miler più quotati, gli unici ad aver corso sotto i 4 minuti, viene presentato come The Miracle Mile, The Mile of the Century. 


A Vancouver, sede dei Giochi dell’impero Britannico, i due campioni, consapevoli del valore dell’avversario, scendono in pista con le idee molto chiare sulla tattica da applicare in gara. L’australiano sa che l’inglese ha uno spunto finale micidiale, la soluzione non può non essere che un ritmo elevato già dalle fasi finali. Bannister è sicuro del suo sprint, ma è anche timoroso di non perdere contatto dal migliore miler al mondo, per poterlo mettere in atto.    

A Vancouver affrontano le batterie separatamente, per cui la finale è il loro primo confronto dalla batteria corsa insieme due anni prima ad Helsinki.


 
La gara segue lo schema previsto. Landy imprime un ritmo sostenuto, non si fida neanche dei suoi amici Halberg e Baillie che si erano offerti come lepri; accumula un vantaggio, che raggiunge il suo massimo alle 770 yds. A questo punto si concretizza un atteggiamento diverso da parte di Bannister, che cambia passo, riducendo progressivamente il divario da Landy. L’inglese, rimasto sempre dietro di qualche yarda in testa, è in riserva di energie dal fatto che lo cerca alla sua sinistra, mentre lo affianca e lo supera sul lato destro.

Otto decimi li separano al traguardo con un nuovo personale per Bannister, ma con il primato mondiale ancora in mano a Landy.


 


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