Giampaolo Urlando e il suo periodo sardo (1971-74)

 

"L'uomo venuto dal nord" …  così la Gazzetta Sarda titola l’articolo a commento della ripresa agonistica di Giampaolo Urlando in quel di Sassari nell'anno 1971. L'atleta padovano, arrivato in terra sarda per motivi di lavoro, ritrova stimoli e rientra all’agonismo nel lancio del martello, specialità che l'aveva già visto protagonista sulla scena nazionale. Inizia così il periodo sardo di Giampaolo Urlando, durato ben 4 anni; con la maglia della San Camillo prima, e dei Vigili del Fuoco poi; rilancia la propria carriera che lo porterà a tanti successi, titoli italiani e un alto numero di presenze nella nazionale italiana, dando impulso in Sardegna alla crescita del lancio del martello, specialità fino ad allora poco amata dall'atletismo isolano. È significativo che da quel momento nasce e si sviluppa nell’isola una cultura tecnica che anni dopo contribuirà a formare e plasmare le attitudini di Enrico Sgrulletti (romano cresciuto atleticamente nell’Amsicora) e Nicola Sundas, validi martellisti italiani degli anni 80-90 

 Giampaolo Urlando migliora il primato sardo del lancio del martello nel 1971 portandolo da 48.15 a 60.02; tre anni dopo raggiunge la misura di 63.82.

Giampaolo meriterebbe da parte mia uno spazio molto più ampio non solo per i suoi risultati sul campo, ma soprattutto per l’amicizia che ci lega, avviata e consolidata da anni di collaborazione nell’organizzazione del Memorial Delogu, meeting internazionale che ha consentito la presenza a Nuoro di grandi campioni dell’atletica mondiale… ma questa è un’altra storia!

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