La Sardegna sprinta: Pietro Ruggiu
In occasione del Trofeo Urigo (1976), ormai sfoltito dalle presenze titolate delle prime edizioni, Pietro Ruggiu, sulla scia di Farina, Alberti e Curini, stabilisce con il tempo di 21”5 il nuovo primato sardo dei 200 metri, migliorando di un decimo il limite di Bruno Pistori ottenuto 11 anni prima.
All’epoca, Gianfranco Dotta, nella rubrica che la Nuova Sardegna dedica con una certa regolarità ai personaggi più importanti dell’atletica sarda degli anni Settanta, delinea il profilo dell’atleta
“ … Pietro Ruggiu nasce a Scano Montiferro nel 1948, … arriva all’attività agonistica piuttosto tardi nel 1967, allenato dal Prof Siddi … prime esperienze nel salto in lungo e nelle prove veloci … nel 1969 si trasferisce alla Studium ove seguito dal Prof Fracassi porta i suoi limiti dei 100 e 200 metri a 11”4 e 22”6 … presta il servizio militare nel gruppo sportivo dell’Esercito facendo un salto di qualità nelle stesse distanze: 10”8 e 22”0 … Nel 1971 rientra a Sassari e si accasa alla San Camillo, allenato da Prof Casu, riconferma il 10”8 e si migliora nei 200 metri con 21”7
Per alcune stagioni si stabilizza su questi tempi, con qualche escursione nei 400 metri … un infortunio muscolare gli compromette quasi tutta la stagione 1973…”
Nel 1976 il trasferimento ai Vigili del Fuoco dove si allena sotto la guida di Zino Squintu …
Al Trofeo Urigo ottiene il nuovo primato nei 200 metri con 21”5 e un nuovo personale di 10”7 nei 100 metri nella pista del Quadrivio di Nuoro.
La sua carriera atletica si esaurisce all’atto dello scioglimento della società dei Vigili del fuoco.

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