Conferme e sorprese nello sprint (1983)
Conferme e sorprese, record e rivincite, emozioni forti per il pubblico presente allo stadio dei pini il 9-10 luglio del 1983 nelle finali dei 100 e dei 200 metri dei campionati sardi su pista.
Mario Cossu, Giuseppe Madrau, Andrea Rubiu, già campioni sardi in anni precedenti se la devono vedere con una nuova generazione di sprinters, il cui capofila Sandro Floris, diciottenne primo anno junior, si presenta con un 10”6 nei 100 ed una velocità lanciata ammirevole. La dotazione del cronometraggio elettrico è una novità assoluta in un campionato regionale; in entrambe le finali si rivela importante per determinare l’ordine di arrivo e per ufficializzare finalmente le prestazioni al centesimo di secondo.
Il cagliaritano Mario Cossu, autore di una partenza bruciante e “ … di una volata carica di grinta e di efficaci spinte …” liquida Giuseppe Madrau e Sandro Floris. Il tempo di 10”72 realizzato dal cagliaritano rappresenta il nuovo record sardo elettrico e premia un atleta che fin dagli esordi sulle piste dimostra una tenacia e una volontà di emergere fuori dal comune. Madrau con 10”78 conquista l’argento, Floris con 10”83 il bronzo.
Il giorno dopo, gli stessi atleti si presentano al via per la serie migliore dei 200 metri. In terza corsia è presente anche il sulcitano Andrea Rubiu, campione sardo uscente (1981-1982); Giuseppe Madrau , battuto sabato, si prende la rivincita “ … scatena tutta la sua potenza e un’adeguata quantità di rabbia per aggiudicarsi i 200 metri … quattro atleti piombano sulla linea del traguardo … l’intervento decisivo del fotofinish decifra un ordine di arrivo che vede Madrau primo in 21”80 … dietro il sassarese l’esperino Andrea Rubiu sulla via della migliore forma, terzo il cagliaritano Mario Cossu, più a suo agio sulle esplosive cadenze e quarto il giovanissimo Sandro Floris , che paga lo scotto dell’inesperienza … “ si legge nella cronaca del quotidiano L’Unione Sarda.

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