Antonio Ambu. Una grandezza inespressa? (terza parte 3/3)

 


La stagione 1965 è esemplare (a conti fatti risulterà la migliore in assoluto). Nel cross Antonio Ambu è il dominatore assoluto delle 2 prime prove del campionato di società; gli sfugge il titolo negli individuali; in cattive condizioni fisiche si ritira e lascia campo libero a Conti

In strada non si è mai visto un Ambu così forte, è il dominatore incontrastato dell’attività, superbo nelle due distanze della maratona e maratonina, non trova ostacoli vincendo tutte e cinque le prove del campionato italiano e si impone in ben 10 gare nazionali su 10 partecipazioni. In pista ritocca tutte le migliori prestazioni italiane a partire dai 3000 metri fino alla maratona. Non gli sfuggono neanche i titoli italiani nei 5000 e 10000 metri. Insomma non c’è nessun altro che Ambu!

 

Le stagioni 1966-1967-1968 ricalcano quella appena passata. I successi si ripetono secondo copione: cross, pista e strada in tutte le parti in Italia. Se non arrivano più primati (fa eccezione la prestazione nella maratona di Boston corsa in 2h18’4”), ai tanti ammiratori poco importa; altri estimatori invece ipotizzano per il minuto atleta sardo una grandezza inespressa per via di una parsimoniosa politica federale. Gli stessi si domandano “ … se ad Ambu fosse stata la possibilità di battersi, nel corso di una stagione, almeno una decina di volte con avversari pari a lui o superiori, se avesse avuto la possibilità di peregrinare per l’Europa, al seguito dei vari Clarke, Jazy, Keino, i suoi limiti sarebbero stati più consistenti?...” Senza paragonarlo ad essi, senza affermare che seguendo il loro ritmo non sempre avrebbe avuto giovamento, è certo che Ambu non avrebbe per nulla sfigurato e qualche soddisfazione se la sarebbe tolta.

 Arriva anche il momento del ritiro dall’attività. Nel 1969, dopo aver vinto il 34° titolo italiano nel cross a conclusione di una corsa lineare e senza intoppi, che lo vede in testa sin dalla partenza, nonché alcune prove dei societari del campionato italiano su strada ed alcune sortite nella sua Sardegna, con l’affiorare di problemi muscolo-tendinei Antonio Ambu mette fine alla sua carriera di atleta agonistica e prosegue il suo impegno nell’area sportiva come preparatore atletico di altre discipline.


 

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