Il campo scuola di Nuoro

 


Al 1979 risale l’apertura del Campo Scuola.

     Si può senz’altro affermare che senza Campo Scuola non ci sarebbe stata l’Atletica Delogu, come senza Atletica Delogu non ci sarebbe stato Campo Scuola o almeno l’impianto che ci troviamo oggi. 

     Senza nulla togliere merito ad altre società od organismi, l’Atletica Delogu è la società che più si è adoperata in virtù della presenza, dei successi, delle iniziative e anche delle sollecitazioni agli amministratori comunali per migliorare costantemente sia l’aspetto estetico, sia la funzionalità dell’impianto sportivo cittadino, sia l’ampliamento delle fasce orarie di utilizzo.

      Perché chi l’ha conosciuto solo recentemente non deve pensare all’impianto che fosse nato così. In quell’anno era tutt’altra cosa e le foto riprodotte lo testimoniano.

     La struttura, creata a seguito di un progetto che riguardava tutta l’impiantistica sportiva scolastica nei capoluoghi di provincia di tutta Italia, aveva in loco aspetti sicuramente positivi, ma altrettanti di segno opposto e tali da classificarla di livello molto scadente. Basti pensare che le edizioni del Memorial Delogu e diversi Campionati Studenteschi dell’epoca venivano dirottati al campo Quadrivio per l’inefficienza del manto e delle infrastrutture.

     Tra gli aspetti positivi c’era in testa senza dubbio la felice intuizione degli amministratori locali e del progettista nell’aver indovinato la dislocazione dell’impianto e l’orientamento della pista.

     L’individuazione della zona nella vallata sottostante piazza Veneto però implicava problemi, riconducibili a due ordini di fattori.

     Esistevano, a ridosso dell’attuale via Montale, 2 piccoli campi di calcio per le categorie giovanili al limite di una vallata abbastanza scoscesa. La costruzione di una pista regolamentare, che necessitava di uno spazio più ampio e pianeggiante avrebbe comportato la scomparsa dei campetti di calcio e l’accumulo di materiale di inerti.

     Si correva il rischio di andar incontro a conflittualità con la federazione del gioco calcio e a seri problemi qualora si fossero verificati smottamenti del terreno attinente alla discarica.

    Al primo problema si ovviò con una variante del progetto del Campo scuola locale, con lo spostamento del lunotto per il salto in alto inizialmente previsto davanti alle tribune nella zona prossima alle curve, in modo tale da consentire l’inserimento all’interno della pista di un campo di calcio per squadre giovanili.

    Sul secondo problema ci si affidò al caso e alla fortuna, che è sempre stata benevole senza cedimenti dell’impianto gara … tratto dal volume l’Atletica a Nuoro e provincia. Una storia lunga settanta anni di Gianni Usala (qualche copia ancora disponibile presso l’autore)

Commenti

Post popolari in questo blog

Angelo Carta. Primatista sardo del salto triplo per 24 anni (1927-1951)

Lorena Campus: il talento incompiuto del mezzofondo sardo

Le ragazze del Cus Cagliari

Gianni Lai un sardo che ci sa fare.

Tore Masia. Sprinter da non dimenticare.

Elisabetta Manca. Un’infinità di salti in lungo e di triplo!

Nicola Trentin spicca il volo (1993)